Passaggi generazionali, cosa fare in caso di passaggio del “testimone” alle successive generazioni. Lasciare un’azienda in altre mani non è sempre così facile anche se è utile. Lasciare qualcosa che per tanto tempo è stato considerato da alcuni come un “possesso” stabile, va decisamente riconsiderato dal punto di vista dell’approccio mentale. Bisogna essere molto razionali, infatti, in un momento del genere; tenere le giuste distanze e non affidarsi al caso diventa davvero essenziale. Quello che fa la differenza è il continuare a ritenere imprescindibile o meno la formazione. Gran parte dell’imprenditoria (quella fatta male) viene imparata generalmente interamente sul campo, con un “io speriamo che me la cavo” di fondo. Ѐ necessario per il tenerci all’acquisizione di nuovi modi di fare e di gestire quella che è la parte più delicata del mestiere. Bisogna infatti fare sì che tutto sia improntato su competenze (conoscenze+abilità) e in particolare, spesso le conoscenze rimangono quelle esperienziali, che si raccolgono senza mai razionalizzarle a pieno. Per evitare questo problema, basta ricercare i professionisti adatti anche per veicolare le informazioni più opportune all’interno di quelli che sono i presupposti di una formazione che lasci davvero il segno e che non sia solo un costo in termini di soldi
Passaggi generazionali, affidarsi al meglio
Per i passaggi generazionali, affidarsi al meglio dal punto di vista formativo è davvero necessario ed utile, dal momento che tutto sembra ruotare su dinamiche complesse, che vanno sviscerate molto bene e che fanno parte di tutta una serie di azioni che portano a un netto miglioramento e di crescita dell’azienda così come si dovrebbe sempre pensare. La tendenza all’accrescimento deve essere portata avanti anche con il coraggio di chi passa il testimone e di chi, dunque, inizia ad avere necessità di delegare tutte quelle operazioni di strategie e di pensiero di gestione. Proprio per questo la formazione è utile e necessaria.